La felicità, da molti bramata, da tanti cercata, da alcuni odiata, non può che costituire elemento di un essere completo e unico. Si realizza nel momento in cui siamo consapevoli che deve nascere da noi. Vedo tante persone che ridono e si divertono quando sono in gruppo e poi la sera prima di coricarsi da sole nei propri letti, piangono e si sentono prive di tutto. Vedo tante persone che pensano che la propria vita debba essere solo dolore e disperazione. Tanti sono quelli che cercano rifugio in palliativi troppo blandi per fare effetto. Vedo persone che scelgono di abbandonare delle cose meravigliose, solo prechè non si accorgono della fortuna che hanno, spesso lasciandosi dietro solamente una scia di dolore, inimicizie, incomprensione. Vedo anche chi lotta con tutta la forza che ha in corpo contro cose che fanno un male cane, cercando di superare ostacoli alti come le vette Himalayane, e non vuole arrendersi, e continua ad essere felice.
La mente ed il cuore … il cuore e la mente … la mente … il cuore.
La felicità, cercatela con convinzione perché potrebbe essere più vicina di quanto crediate, potrebbe essere dietro l’angolo… la felicità… la felicità dei grandi orizzonti … la felicità delle piccole cose.
"Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell’animo nostro.
Chi sostiene che non è ancora giunto il momento di dedicarsi alla conosceza di essa, o che ormai è troppo tardi, è come se andasse dicendo che non è ancora il momento di essere felice, o che ormai è passata l’età. Ecco che da giovani come da vecchi è giusto che noi ci dedichiamo a conoscere la felicità. Per sentirci sempre giovani quando saremo avanti con gli anni in virtù del grato ricordo della felicità avuta in passato, e da giovani, irrobustiti in essa, per prepararci a non temere l’avvenire.
Cerchiamo di conoscere allora le cose che fanno la felicità, perché quando essa c’è tutto abbiamo, altrimenti tutto facciamo per possederla."