Le risonanze basse, la tensione degli acuti, la trama delle sfumature che si cuce con l’armonia, entrano, penetrano nell’intimità dei sentimenti. Ti trasportano, ti rapiscono per portarti lontano, dove vuoi o dove non vorresti. La tensione, la vibrazione del suono, talmente astratta da non essere quasi percepita e talmente reale da accarezzare il corpo e farti venire la pelle d’oca! E allora scopri che non esiste un reale motivo, che è per tutto e per niente allo stesso tempo, e allora canti. E’ dentro di me. Una voce mi continua a dire canta … canta, canta la gioia, canta il dolore, canta la passione ed il desiderio, canta l’amore, canta la storia … canta … canta ancora, ti prego canta, canta finché hai voce, finché hai fiato in gola, canta senza fermarti, senza mollare, canta … canta perché il sole ritorna sempre … canta … canta ancora.
23 ottobre 2006
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3 commenti:
la musica, chi sa apprezzarla, chi sa ascoltarla, crearla, suonarla, cantarla; riconoscere la sua superiorità denota una sensibilità alta, pura, profonda... li chiamano artisti dell'anima.
Bravo Califfo, la musica delle tue parole e il canto del tuo cuore sono belli da ascoltare sempre, ovunque.
Mandi biel!
Amare la musica significa sollevarsi a qualcosa di sublime, guardare dentro se stessi e sapere come andare avanti; con passione, con la voglia di fare, con il rendersi conto di dover sbagliare, ma anche con l'amore che si porta dentro e che non si vuol far morire.
Cantate sempre, tutti! E' la cosa che più mi ha fatto star meglio quando non c'era nemmeno uno sprazzo d'azzurro.
Signori ... il Grinta, uno degli amici del Califfo! Grazie mille per il commento.
TnX aNd EnJoY ;-)
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