29 marzo 2009

L’ORRORE

… e poi, quando diviene realtà, ti accorgi sul serio che è veramente ancora più orribile di quello che credevi potesse essere. Lo avevi pensato, ma non così feroce.
La cosa che in assoluto ho sempre cercato di evitare, facendo in modo di lavorare con impegno perché non accada mai, tutto ad un tratto mi investe, al di fuori di ogni controllo, ed involontariamente genera danni.
Ferire un’amicizia è sempre stato quanto di più brutto e malvagio possa esistere secondo il mio pensiero. Cosa che però ho creato, pur senza volerlo, plasmata da un modo di fare che nella sua logica di semplicità mi sembrava giusto, ma che interpretato da un altro che non sono io né la mia mente, sembra quanto di più assurdo e sbagliato possa esistere.
Una mano che parte per diventare abbraccio, che si manifesta con questo intento reale e puro, diventa un pugno che colpisce e torna indietro a colpire anche te stesso.
E fa male! Perché sai che ha fatto male ad un altro essere per cui vuoi il bene.
Leva il sonno perché non trovi pace e ripensi a come la tua logica sia così illogica vista dal di fuori.
Toglie l’appetito perché ti fai schifo come persona, talmente schifo da sentire il senso di nausea. Lo stomaco si contrae e brucia, brucia maledettamente più del fuoco vivo, è veleno che divora il tuo corpo.
Puoi metterti in testa di essere nel giusto, di aver agito cercando di fare una cosa giusta, con le migliori intenzioni, consapevole che involontariamente si è generato l’incubo, ma non cambia nulla!
Continui a farti schifo perché dentro ti resta la consapevolezza che qualcuno ha sofferto e tu ne sei la causa, non centra se involontaria, ne sei la causa e basta!
Horror vacui, sensazione al limite della dignità, ho perso la stima in me stesso, mi guardo con occhi da inquisitore, sono vuoto, un mostro inconsapevole della sua crudeltà.
Lucidamente pensi in paragone anche che se stai così male per una cosa involontaria, non può essere vero che esistano delle persone che possono premeditare, programmare volontariamente di far soffrire un altro essere, non sarebbero persone, assurdo!
Lacera l’anima, il silenzio della stanza ti martella la testa. Dio, che orrore vivere così!
Perché sono così ingenuo, così stupido da non capire che facendo in quel modo potevo ferire qualcuno.
Le persone sono diverse e quello che ti sembra giusto può essere percepito come l’esatta negazione di questo, e non è sbagliato rispetto al tuo giusto, come non è giusto rispetto al tuo sbagliato, è semplicemente il modo di sentire di un altro, un altro che però hai ferito.
Sto male, soffro di questa sofferenza che ho donato e non lo vorrei, ma l’ho fatto… ed il tempo scorre in avanti.
Dannato me! Miseramente stupido, affogato nella convinzione dell’importanza di un valore, forse ancora troppo difficile da gestire e maneggiare.


20 marzo 2009

Rapito dal sogno di una regina

Si avvica a me.

I miei occhi incrociano i suoi, belli e lucenti di lacrime.
Mi perdo in essi, senza capirne il motivo reale, senza forse volerlo realmente capire.

Un breve silenzio e poi la sua voce, tremula, graziosa, delicata:
"Aspetto un bimbo, il tuo bimbo ... il nostro bimbo!"

Suoni, semplici vibrazioni.
Un'emozione forte, unica, serena e potente.

La stingo a me in un abbraccio vigoroso, puro.
Giovane donna, mia moglie, madre di questa creatura, artefice di un miracolo.

Le bacio la fronte in silenzio e sento il suo cuore battere forte.
Non ricordo un momento piu' bello di questo.