23 agosto 2006

Teorie: questione di contesti

La matematica può fornire molti spunti per capire la vita, ma al tempo stesso gli eventi naturali possono fornire uno schema matematico sorprendentemente coerente. Le dinamiche di evoluzione della popolazione come pure gli andamenti della pressione sanguinea, sono solo alcuni esempi di come il realmente quotidiano può aiutare la formulazione analitica dei processi di calcolo. In modo analogo anche lo studio di parametri come la variazione di entropia associata ad un sistema, possono servire per capire come affrontare un processo produttivo complesso o come stimare l'andamento di una quotazione azionaria.
Tutto questo semplicemente perchè parlando di contesti complessi siamo pur sempre nel livello della logica dei naturali. Esiste, secondo me, una dimensione in cui questa logica non ha più significato e assume dei contorni a dir poco strani: stò parlando dei sentimenti ed in particolare di quello che comunemente identifichiamo come "Amore".

Diciamo che a livello schematico una dimostrazione di questa diversità può essere la seguente:

1. Contesto dei Naturali: 1+1=2 e 1-1=0

2. Contesto dell'Amore: 1+1=1 e 1-1=-1

Sembra quanto meno strana una cosa del genere, ma secondo me non sono solo le farneticazioni di un pazzo. Provo a leggervi il secondo periodo: "Esiste una "cosa" chiamata Amore in cui uno più uno fa sempre uno e uno meno uno fa meno di zero."
Unirsi nel vero Amore ad un'altra persona genera una coppia, che in questo caso non rappresenta un semplice insieme di due elementi come in matematica, ma una nuova singola entità (adirittura potrà evolversi e diventare famiglia, ma sarà pur sempre una sola e forte entità). Allo stesso modo, perdere una persona a cui siamo legati profondamente non ci lascia in uno stato neutro, ma ci proietta in una dimensione negativa (motivo per cui uno meno uno fa meno di zero).

Insomma, non serve che pensiate che non sono normale (questo lo so già), ma tutta questa storia serve solo per dire una cosa che succede da quando l'uomo esiste, e ossia che l'amore, quello vero, è un sentimento molto potente. Quando lo si trova si stà benissimo e quando lo si perde si stà dannatamente male. Sono comunque formule perpetue e dipende solamente da noi scegliere quella che preferiamo, positiva o negativa ... sottrazione o addizione ... più o meno.


Se volete leggere vi consiglio questi libri:

"Intelligenza Emotiva" di DANIEL GOLEMAN, edito in italiano dalla BUR
"La mente nuova dell'imperatore" di ROGER PENROSE, edito in italiano dalla BUR

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Io non capisco molto di matematica e lo sai, ma quello che dici e' quanto di piu' vero esista!
Bravo manu, sei unico!
T.V.B.

Unknown ha detto...

CALI TU SEI SIMPRI IL MIOR DI DUCJ, VA CJALE ANCJE IL GNO BLOG A LE CICCIBURICCI E POI COMPAGN DAL TO INDIRIZZI. MANDI

Manuel Cacitti ha detto...

Infatti, ed è proprio quello che voglio dimostrare. Se noti, nella seconda formula, ogni logica della matematica classica perde di significato e le spiegazioni non è che non sono più banali ... semplicemnte non ci sono!
Ciao e grazie mille!

Anonimo ha detto...

Cero che uno che non ti conosce potrebbe pensare sul serio che sei da rinchiudere!!
Il fatto è che tu sei fuso veramente, ma nella tua pazzia c'è qualcosa di troppo bello! Non lo so perchè, ma riesci a far nascere il sole ovunque.
Non cambiare mai!
Un bacio ;-)

Manuel Cacitti ha detto...

Grazie mille Marti per il complimento ... leggendolo mi è scesa una lacrimuccia!
Cmq è facile far nascere il sole quando si conoscono delle persone speciali come voi (... ed io, per fortuna, di queste persone ne conosco tante!)
Due grossi kisses a te e uno a quello scoppiato di Gio!
Aloha.

Anonimo ha detto...

Ciao Manuel,
purtroppo le cose di cui stai parlando non si possono descrivere con un sistema di eq. diff. a coeff costanti e quindi non le capisco. Alla fin fine sono solo un ing ....

Scherzo !! :P

Il tuo compare di sventura @ work aka Teo