13 ottobre 2006

Breve storiella

C'è una cara amica che ogni tanto mi invia delle piccole storielle, spesso divertenti, ma sempre orientate a far riflettere le persone. Ecco ... per voi!


Il muezzin sul minareto:

C’era una volta un muezzin che una mattina si presenta sul minareto e rivolgendosi ai fedeli raccoltisi chiede loro :”Sapete di che cosa parlerò oggi?” e i fedeli rispondono con un corale “No”.

”Se non sapete di cosa parlerò, non posso comunicare nulla”. Risponde il muezzin e si ritira nelle sue stanze. L’atteggiamento inusuale del muezzin lascia perplessi i fedeli, i quali prima si chiedono cosa abbia voluto dire, poi qualcuno ipotizza che, anche l’indomani, potrebbe rivolgere loro la medesima domanda. Perciò decidono di organizzare una risposta. L’indomani mattina, alla solita ora, il muezzin si rivolge ai fedeli, molto più numerosi del giorno precedente, chiedendo loro: ”Sapete di cosa parlerò oggi?” e il gruppo dei fedeli risponde con un altisonante: ”Si”.

A quel punto il muezzin sorride e dice: ”Bene, visto che già sapete ciò di cui parlerò è inutile che vene parli” e va a studiare nelle sue stanze. A quel punto i fedeli sono ancora più confusi, perplessi, turbati: qualcuno si sente persino preso in giro.

Sin quando una voce si alza tra la folla e dice che se il muezzin per due giorni di seguito ha posto la stessa domanda, anche l’indomani rivolgerà la stessa domanda. Tutti sono d’accordo nel trovare una soluzione .

Così l’indomani, quando il muezzin appare puntuale sul minareto, vede più persone del giorno precedente. In molti sono accorsi anche dai paesi vicini per assistere a quello che sarebbe successo, per osservare come il muezzin avrebbe reagito all’intervento preparato dal gruppo dei fedeli.

Così appena il muezzin, come previsto, chiede: ”Sapete di cosa parlerò oggi?”, il folto gruppo dei fedeli si divide in due: una parte di: ”Sì” e l’altra dice: ”No”.

A quel punto il muezzin con un soddisfatto sorriso risponde: ”Bene, allora chi lo sa lo dica a chi non lo sa”.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi sento tirato in ballo da questa storiella...tante cose si sanno, tante altre non si sanno e si vorrebbero sapere, di altre ancora non ci importa niente. Ma quando il sapere influisce direttamente su te stesso e per qualche motivo preclude il fatto di non riuscire a far qualcosa ti senti spiazzato e non sai da che punto partire.
Sono i dilemmi della vita...

Ciao Gy

Manuel Cacitti ha detto...

Ragionamento molto astuto e fine, denota saggezza ed intelligenza.
Personalmente, più che associarli ai dilemmi della vita, li assocerei alla vita stessa!

Bye and thanks for the comment! ;-)